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» Il nome "Orbassano"
» Orbassano nella storia
» I monumenti di Orbassano
Il nome di Orbassano sembra risalire all'interpretazione del motto posto sotto la fascia dello stemma comunale: "Orbis Sanus", località, città salubre.
Alcuni storici hanno avanzato l'ipotesi che in realtà il nome di Orbassano non discenda dal famoso motto, ma dal nome di un certo "Urbicius", un legionario romano ivi insediatosi per la sua "centuriazione".
Si passò quindi a "Vicus Urbanicum", a "Orbacianum" intorno al mille, a "Orbazan" nei secoli tra il '500 e il '600 per poi trasformarsi definitivamente nell'"Orbassano" dei giorni nostri.
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Orbassano, di cui è attestata l'origine romana, conquistò la sua autonomia nel 1789 e seguì nel tempo le vicende del Piemonte.
Da ricordare nel 1693, durante la guerra "della Lega di Augusta", la "Battaglia di Orbassano" detta anche della "Marsaglia", nella quale molti italiani persero la vita per difendere il proprio territorio.
Fu nel dopoguerra che Orbassano cambiò volto, trasformandosi da paese a cittadina di media grandezza.
La Battaglia della Marsaglia si svolse ad Orbassano il 4 ottobre 1693 e vide contrapporsi le truppe francesi a quelle di Vittorio Amedeo II.
Luigi XIV, non contento infatti dei successi ottenuti nella "Guerra di devoluzione" del 1666 e nella "Guerra d'Olanda" del 1672, volle estendere la sua sovranità anche ai territori della Valle del Reno, appellandosi a paragrafi insoluti dei trattati di Westfalia, dei Pirenei e di Nimega.
Le mire espansionistiche del Re Sole provocarono la reazione degli stati europei che, per iniziativa di Guglielmo d'Orange, formarono nel 1686 la "Lega di Augusta" contro la Francia. Alla Lega aderirono l'Impero Germanico, l'Inghilterra, la Spagna, l'Olanda ed alcuni Stati minori, tra i quali il Piemonte di Vittorio Amedeo II.
Per maggiori approfondimenti sulla Battaglia della Marsaglia: "Storia di Orbassano" di Mario Olivero, edizione a cura del Comune di Orbassano.
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La chiesa di San Giovanni Battista venne ricostruita completamente nel 1986, in seguito al parziale crollo che avvenne il 4 giugno 1895 della preesistente chiesa del XVI secolo a sua volta già eretta sui resti di un edificio religioso di epoca mediovale, tesi confermata da alcuni documenti datati dal 1351 al 1450.
La pianta è a forma longitudinale divisa in tre navate, una centrale e due laterali, unite tra loro da arcate a tutto sesto e coperte da volte a crociera costolate. L'abside è semicircolare, con coro separato dal presbiterio da un colonnato e leggermente rialzato rispetto il piano delle navate. Oltre all'altare principale si trovano quattro altari minori tutti recuperati dalla chiesa preesistente; gli stessi sono collocati agli estremi delle navate minori. Partendo da sinistra del presbiterio il primo e il secondo sono dedicati rispettivamente al SS. Sacramento e alla Madonna del Carmine, il terzo a sinistra dell'entrata al Crocifisso, l'ultimo al Battesimo.
Gli affreschi esistenti all'interno raffiguranti la Via Crucis e i dipinti del presbiterio, quattro sulla parte alta della parete di fondo e due ai lati, sono stati realizzati nel 1892 da Giovanni Stura, specialista di pitture ad encausto e soggetti sacri. Questi dipinti appartengono alla corrente artistica dei Nazareni.
Le confraternite sono associazioni religiose di laici che si propongono ancora oggi di esercitare la pietà, la carità e la devozione dei fedeli; esse sorsero nel Medioevo come "Fraternitates".
La Confraternita esistente sul territorio di Orbassano è intitolata allo "Spirito Santo" e la sua chiesa è particolarmente amata dagli orbassanesi, sia per l'armonia della sua struttura, sia perché è l'unico edificio ancora integro della "vecchia Orbassano".
Per approfondimenti: La Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo di Orbassano - di Mario Olivero - tipolitografia Giuseppini - Pinerolo- Maggio 1989
Per ricordare i soldati orbassanesi caduti nella guerra 1915-18, nel 1924 gli ex combattenti incaricarono una speciale commissione denominata "Comitato Pro Monumento ai Caduti", a capo della quale nominarono come Presidente l'ing. Mario De Benedetti.
La raccolta dei fondi necessari venne effettuata organizzando: balli, serate danzanti, teatri e lotterie di vario genere. Si provvide poi ad acquistare il terreno necessario durante la lottizzazione del Parco "Gay di Quarti". Livellarono il terreno, che venne ricoperto di ghiaia e si piantarono gli alberi. Infine si acquistò il granito necessario alle cave di Alzo, fraz. Di Pella (NO), nonché il bronzo ed il necessario per la modellazione e fondita, che fu eseguita dallo scultore ebraico Brunner, amico dell'ing. De Benedetti. La pregevole opera venne inaugurata il 4 novembre 1925.
Orbassano è tutto questo e molto altro ancora. Per saperne di più è possibile consultare la ricca bibliografia disponibile presso la Biblioteca Comunale, via Mulini 1, Orbassano.
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Notizie storiche
» Il nome "Orbassano"
» Orbassano nella storia
» I monumenti di Orbassano
Il nome "ORBASSANO"
Il nome di Orbassano sembra risalire all'interpretazione del motto posto sotto la fascia dello stemma comunale: "Orbis Sanus", località, città salubre.
Alcuni storici hanno avanzato l'ipotesi che in realtà il nome di Orbassano non discenda dal famoso motto, ma dal nome di un certo "Urbicius", un legionario romano ivi insediatosi per la sua "centuriazione".
Si passò quindi a "Vicus Urbanicum", a "Orbacianum" intorno al mille, a "Orbazan" nei secoli tra il '500 e il '600 per poi trasformarsi definitivamente nell'"Orbassano" dei giorni nostri.
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Orbassano nella storia
Orbassano, di cui è attestata l'origine romana, conquistò la sua autonomia nel 1789 e seguì nel tempo le vicende del Piemonte.
Da ricordare nel 1693, durante la guerra "della Lega di Augusta", la "Battaglia di Orbassano" detta anche della "Marsaglia", nella quale molti italiani persero la vita per difendere il proprio territorio.
Fu nel dopoguerra che Orbassano cambiò volto, trasformandosi da paese a cittadina di media grandezza.
La "Battaglia della Marsaglia" o "di Orbassano"
La Battaglia della Marsaglia si svolse ad Orbassano il 4 ottobre 1693 e vide contrapporsi le truppe francesi a quelle di Vittorio Amedeo II.
Luigi XIV, non contento infatti dei successi ottenuti nella "Guerra di devoluzione" del 1666 e nella "Guerra d'Olanda" del 1672, volle estendere la sua sovranità anche ai territori della Valle del Reno, appellandosi a paragrafi insoluti dei trattati di Westfalia, dei Pirenei e di Nimega.
Le mire espansionistiche del Re Sole provocarono la reazione degli stati europei che, per iniziativa di Guglielmo d'Orange, formarono nel 1686 la "Lega di Augusta" contro la Francia. Alla Lega aderirono l'Impero Germanico, l'Inghilterra, la Spagna, l'Olanda ed alcuni Stati minori, tra i quali il Piemonte di Vittorio Amedeo II.
Per maggiori approfondimenti sulla Battaglia della Marsaglia: "Storia di Orbassano" di Mario Olivero, edizione a cura del Comune di Orbassano.
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I monumenti di Orbassano
Chiesa di San Giovanni Battista
La chiesa di San Giovanni Battista venne ricostruita completamente nel 1986, in seguito al parziale crollo che avvenne il 4 giugno 1895 della preesistente chiesa del XVI secolo a sua volta già eretta sui resti di un edificio religioso di epoca mediovale, tesi confermata da alcuni documenti datati dal 1351 al 1450.
La pianta è a forma longitudinale divisa in tre navate, una centrale e due laterali, unite tra loro da arcate a tutto sesto e coperte da volte a crociera costolate. L'abside è semicircolare, con coro separato dal presbiterio da un colonnato e leggermente rialzato rispetto il piano delle navate. Oltre all'altare principale si trovano quattro altari minori tutti recuperati dalla chiesa preesistente; gli stessi sono collocati agli estremi delle navate minori. Partendo da sinistra del presbiterio il primo e il secondo sono dedicati rispettivamente al SS. Sacramento e alla Madonna del Carmine, il terzo a sinistra dell'entrata al Crocifisso, l'ultimo al Battesimo.
Gli affreschi esistenti all'interno raffiguranti la Via Crucis e i dipinti del presbiterio, quattro sulla parte alta della parete di fondo e due ai lati, sono stati realizzati nel 1892 da Giovanni Stura, specialista di pitture ad encausto e soggetti sacri. Questi dipinti appartengono alla corrente artistica dei Nazareni.
La Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo
Le confraternite sono associazioni religiose di laici che si propongono ancora oggi di esercitare la pietà, la carità e la devozione dei fedeli; esse sorsero nel Medioevo come "Fraternitates".
La Confraternita esistente sul territorio di Orbassano è intitolata allo "Spirito Santo" e la sua chiesa è particolarmente amata dagli orbassanesi, sia per l'armonia della sua struttura, sia perché è l'unico edificio ancora integro della "vecchia Orbassano".
Per approfondimenti: La Chiesa della Confraternita dello Spirito Santo di Orbassano - di Mario Olivero - tipolitografia Giuseppini - Pinerolo- Maggio 1989
Il Monumento ai Caduti
Per ricordare i soldati orbassanesi caduti nella guerra 1915-18, nel 1924 gli ex combattenti incaricarono una speciale commissione denominata "Comitato Pro Monumento ai Caduti", a capo della quale nominarono come Presidente l'ing. Mario De Benedetti.
La raccolta dei fondi necessari venne effettuata organizzando: balli, serate danzanti, teatri e lotterie di vario genere. Si provvide poi ad acquistare il terreno necessario durante la lottizzazione del Parco "Gay di Quarti". Livellarono il terreno, che venne ricoperto di ghiaia e si piantarono gli alberi. Infine si acquistò il granito necessario alle cave di Alzo, fraz. Di Pella (NO), nonché il bronzo ed il necessario per la modellazione e fondita, che fu eseguita dallo scultore ebraico Brunner, amico dell'ing. De Benedetti. La pregevole opera venne inaugurata il 4 novembre 1925.
Orbassano è tutto questo e molto altro ancora. Per saperne di più è possibile consultare la ricca bibliografia disponibile presso la Biblioteca Comunale, via Mulini 1, Orbassano.
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